Retail Insight Network ha elencato i principali termini twittati nella moda "etica", sulla base dei dati forniti dalla piattaforma Influencer di GlobalData.
Nel secondo trimestre del 2019 i termini pi citati sono stati:
1) Sostenibilit 849 menzioni
ormai noto come lindustria della moda si affidi spesso a pratiche di lavoro insostenibili e poco etiche. Molti marchi si stanno impegnando sempre pi sulla sostenibilit e sui mezzi di approvvigionamento etico e le giovani generazioni sembrano persino pi disposte a pagare un sovraprezzo per un abbigliamento che sia ambientalmente e socialmente sostenibile.
2. Ethical Hour 228 menzioni
Ethical Hour la community online creata da Sian Conway per connettere imprenditori, blogger e consumatori affini. Supporta le aziende a connettersi con le persone che sono alla ricerca di prodotti pi etici e le aiuta a promuoversi per crescere nel settore.
3. Abbigliamento 162 menzioni
La produzione di capi di abbigliamento esercita una forte impatto sulle risorse naturali: ad es. le grandi quantit di acqua necessarie per la coltivazione del cotone o l'inquinamento causato dai numerosi prodotti chimici e coloranti che vengono utilizzati nel processo di fabbricazione. Prendersi maggior cura dei propri vestiti, riutilizzarli o donarli sono tutte azioni che possono contribuire, in modo significativo, ad una maggiore sostenibilit.
4. Tecnologie dell'Informazione 147 menzioni
Blockchain e tecnologie dell'Informazione sono state considerate come strumenti in grado di migliorare lo stato del settore della moda, che si stima generi circa 92 milioni di tonnellate di rifiuti solidi allanno. La Blockchain pu essere utilizzata per tracciare il tessuto in eccesso e per ottimizzare economicamente le risorse lungo la catena di approvvigionamento, al fine di evitare sprechi. Le tecnologie informatiche possono aiutare i marchi che utilizzano pratiche sostenibili a raggiungere direttamente i clienti interessati, con risultati migliori rispetto a chi produce in serie.
5. Marchi 124 menzioni
I principali marchi di moda come ad es. Asos, H&M, Burberry e Nike si stanno impegnando ad incorporare pratiche commerciali eco-sostenibili per ridurre limpatto dei loro processi di produzione, esplorando le fibre rinnovabili, come il lyocell e materiale cellulosico sintetico, al fine di fornire ai propri clienti prodotti rispettosi dellambiente.
Il ministero dellAmbiente ha pubblicato il secondo catalogo dei sussidi dannosi all'ambiente, strumento di conoscenza per cittadini e imprese, ma anche di decisione per Parlamento e Governo: nel 2017 erano pari a 19,3 miliardi di euro, quelli a favore, invece, toccavano quota 15,2 miliardi di euro.
Molti sussidi sono stati adottati nel nostro Paese in favore dellambiente e dello sviluppo sostenibile ha dichiarato il ministro Costa, ma molti altri hanno effetti negativi, danno segnali di prezzo sbagliati rispetto alle scelte di consumo, produzione e investimento di cittadini e imprese. Molti Paesi, oltre lItalia, fanno infatti ancora un utilizzo significativo di sussidi ambientalmente dannosi. Per questa ragione sono fondamentali gli impegni per la rimozione entro il 2025.
Come nel primo catalogo, i sussidi sono suddivisi in due principali categorie: sussidi diretti (leggi di spesa) e indiretti (o spese fiscali). Sono stati inclusi anche i sussidi impliciti come parte dei sussidi indiretti, ossia sussidi che possono emergere dalla tassazione ordinaria a danno o favore dellambiente. A questi si accompagna una non ancora univoca definizione di Saf (Sussidio ambientalmente favorevole) o Sad (Sussidio ambientalmente dannoso): lidentificazione di questi due campi richiederebbe infatti la conoscenza di tutti gli impatti ambientali che derivano dai sussidi, informazione non ancora calcolabile nella sua interezza. Lobiettivo, dunque, fornire le informazioni utili tramite diverse metodologie per una rimozione dei Sad e ladozione e rafforzamento dei Saf.
Unimportante novit del 2018 costituita dalla nuova pubblicazione, da parte dellOcse, dellInventory of Support Measures for fossil fuels, ovvero una banca-dati aggiornata ogni due anni che tende a misurare il sostegno globale, sia dal lato del consumo che della produzione, dei sussidi ai combustibili fossili. Da questo punto di vista, sostiene La Camera, direttore generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con lUe e gli organismi internazionali, i policy maker possono offrire, ispirati da Ocse e Ue, almeno cinque opzioni principali:
a) abbattere altre forme di fiscalit maggiormente distorsive del mercato e della produzione (ad esempio lavoro e imprese);
b) finanziare attivit ambientalmente rilevanti, a cominciare dalleco-innovazione;
c) finanziare altre attivit non-ambientali rilevanti ai fini dello sviluppo sostenibile (ad esempio scuole, ospedali, mobilit);
d) contribuire alla riduzione del debito pubblico accumulato;
e) finanziare la cooperazione ambientale internazionale (ad esempio clima e biodiversit) e gli SDGs;
f) un mix delle precedenti.
In conclusione, rispetto alla prima edizione del catalogo, sono stati introdotti nuovi temi, come: una prima ricognizione sui sussidi presenti nelle tariffe per servizi pubblici (bollette per energia elettrica, gas, acqua e rifiuti); il confronto con ministeri e autorit per approfondire le agevolazioni in materia di oneri generali di sistema per le imprese a forte consumo di energia; unestensione dellanalisi alla tariffa dei rifiuti e alle tariffe idriche sia a livello nazionale che regionale.
Tre studi pubblicati su Nature e Nature Geoscience da un team internazionale di ricercatori, hanno ricostruito landamento del clima degli ultimi due millenni analizzando anche gli "archivi" che la Natura stessa ci ha lasciato (anelli degli alberi, barriere coralline, depositi lacustri, ghiacciai, etc...).
Gli studi confermano che non c mai stato un periodo della storia in cui il clima cambiato cos velocemente su scala globale. Cade cos uno dei pilastri sui quali si fondano alcune delle teorie di chi nega la responsabilit delluomo nei confronti del global warming e della crisi climatica, ovvero coloro che sostengono che ci sono sempre stati periodi con fluttuazioni delle temperature molto consistenti.
In particolare un diagramma riportato dagli scienziati sintetizza molto bene il cambiamento; viene definito "hockey stick diagram", perch al termine di un periodo con fluttuazioni contenute, mostra un picco nellinnalzamento dei valori: ovvero da oltre un secolo e mezzo stiamo mandando in atmosfera gas serra in quantit che non si erano mai registrate da centinaia di migliaia di anni!
Di recente si toccato il record di 415 parti per milione di CO2, e secondo i climatologi tagliare le emissioni potrebbe non bastare per evitare che la temperatura salga ancora, superando quei 1,5 gradi in pi rispetto allepoca preindustriale che lobiettivo dellaccordo di Parigi.
La sostenibilit ormai un obiettivo comune a tutte le politiche nazionali del turismo. Lo sostiene il Baseline Report on the Integration of Sustainable Consumption and Production Patterns into Tourism Policies dellUnwto, lOrganizzazione mondiale del turismo. Secondo il rapporto, il settore turistico dovrebbe crescere in media del 3,3% all'anno fino al 2030, quando sono previsti 1,8 miliardi di turisti internazionali.
Il segretario generale dell'Unwto, Pololikashvili, in occasione della pubblicazione ha dichiarato: Sostenibilit e competitivit vanno di pari passo. Le destinazioni e le imprese turistiche possono prosperare apportando un contributo significativo alla sostenibilit, anche attraverso l'uso efficiente delle risorse, la promozione della conservazione della biodiversit e l'adozione di misure per combattere i cambiamenti climatici. Tutte le politiche di turismo analizzate riferiscono alla sostenibilit come parte dei loro obiettivi. Il 55% considera la sostenibilit come un elemento trasversale, il 67% delle politiche include riferimenti all'efficienza delle risorse e il 64% collega la sostenibilit alla competitivit del settore.
Confrontando i vari Paesi, il Rapporto evidenzia la presenza di elementi comuni come alloggi e strutture, conservazione della biodiversit, del patrimonio culturale, occupazione, risorse umane, sviluppo territoriale, inclusione di comunit locali, infrastrutture e servizi, investimenti, marketing e promozione, mobilit interna, sviluppo di prodotti e standard di qualit, presenti nel 90% dei casi. In misura minore (70%) le tematiche della connettivit, buon governo, rafforzamento istituzionale, approvvigionamento locale di materiali, sicurezza e gestione del rischio, e le meno citate accessibilit per tutti (49%), parit di genere (48%) e condizioni di lavoro (44%).
Nel complesso, dichiara il Rapporto, esiste una consapevolezza diffusa dellimportanza che le politiche turistiche hanno su produzione e consumo responsabile. Per il futuro, conclude il Report, necessario adottare una serie di approcci strategici, sintetizzati in cinque punti. 1) Utilizzare gli SDGs come framework guida al centro delle politiche turistiche, cos da fissare impegni a lungo termine che vanno oltre i cicli politici. 2) Sviluppare strumenti politici adeguati, incentrati sullindividuazione di un adeguato mix fra strumenti economici, normativi e volontari. 3) Sviluppare e supportare meccanismi di monitoraggio degli effetti delle politiche sulle aree di impatto pi sensibili, individuando le aree di intervento prioritarie, da affrontare con urgenza. 4) Sfruttare i dati geospaziali e i big data per meglio comprendere linterazione del turismo con lambiente. 5) Abbracciare approcci innovativi come leconomia circolare, un sistema economico concentrato sulleco-design e sulluso responsabile dei materiali (riduzione, riciclo e riutilizzo) per ottenere zero rifiuti. Un ripensamento costante e continuo per ottimizzare le prestazioni attraverso luso delle migliori tecnologie.
Si terr a Milano il 16 luglio 2019, dalle 9.30 alle 18.30 in Piazza Leonardo da Vinci 32, la 2^ Conferenza Nazionale delle Green City sul tema Green City, adattamento climatico e rigenerazione dei distretti urbani organizzata dal Green City Network della Fondazione per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con il Comune di Milano e il Politecnico di Milano, con il Patrocinio dellOrdine degli Architetti della Provincia di Milano e con il supporto di Amundi, Montello SpA, Utilitalia, ING e Key Energy Ecomondo.
La seconda Conferenza Nazionale delle Green City ha come tema centrale la promozione e laggiornamento dei piani e delle misure per ladattamento climatico delle citt, integrate con quelle di mitigazione. A tal fine occorre tenere aggiornate le valutazioni dei rischi e le misure sia di emergenza, sia di medio e lungo termine, valorizzando le ricadute positive, promuovendo anche gli investimenti privati e la contabilizzazione dei costi dellassenza di tali misure.
Leggi il Programma delliniziativa: link.
Per partecipare necessario registrarsi attraverso questo link.
L'undicesima edizione del Premio per lo Sviluppo Sostenibile, dedicato alle eccellenze italiane nel campo della green economy, punta a far emergere e promuovere i migliori progetti e iniziative italiane. Per l'11 edizione il Premio si estende, oltre alle imprese, anche alle citt.
Il Premio riguarder le seguenti sezioni: - Green City - in collaborazione con il Green City network (solo per le pubbliche amministrazioni) - Economia circolare - in collaborazione con il Circular Economy Network (solo per le imprese) - Energie rinnovabili (solo per le imprese)
Sul sito del Premio sono disponibili i materiali per l'adesione al bando: Regolamento Scheda di adesione Citt Scheda di adesione imprese
La partecipazione gratuita, basta inviare la scheda di adesione all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 31 Luglio 2019. Trenta saranno i Premi assegnati. La premiazione avverr a Rimini, nella hall centrale della Fiera, in occasione di Ecomondo, il giorno 7 novembre 2019.
Via San Vittore, 7
20123 Milano (MI) Italy
Tel: 02-39564687
Email: info@plef.org
L'ASSOCIAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ D'IMPRESA PLEF ETS È PARTE DI: |
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