Gioved 21 Novembre, presso la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, a Palazzo Turati, stato presentato il 2 quaderno di ricerca dell'Osservatorio Entrepreneurship & Finance della School of Management del Politecnico di Milano sulla finanza alternativa per le PMI in Italia.
Cosa emerso in sintesi?
Nel report sono stati analizzati sei ambiti specifici:
Nell'ultimo anno le risorse che la finanza alternativa al credito bancario ha veicolato verso le PMI sono state pari a circa 3 miliardi di euro, contro i 2,3 miliardi del periodo precedente. Il private equity e il venture capital continuano a svolgere un ruolo prioritario nellindustria, insieme all'invoice trading e alla raccolta dei minibond; tuttavia mentre per i primi si registrato un sostanziale aumento, la raccolta per i minibond si contratta, anche se potrebbe essere rilanciata in futuro dai "basket bond". Il crowdfunding ha mantenuto buoni tassi di crescita, pur rimanendo ancora comparativamente piccolo. Infine lofferta di token digitali, spinta dalla tecnologia blockchain, rimane in attesa di una regolamentazione.
Lindagine annuale del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), che misura la facilit di accesso al capitale per le PMI nellUnione Europea, vede lItalia scendere nel 2018 dal 17 al 19 posto. Secondo la Banca Centrale Europea, in Italia la percentuale di PMI potenzialmente vulnerabili in termini finanziari superiore al 7%, mentre la media continentale si attesta sul 3%. Inoltre, le PMI italiane sono diventate pi pessimiste rispetto allaccesso al credito bancario: solo il 12% dichiara una maggiore disponibilit delle banche rispetto allanno precedente (erano il 17%). Le incertezze politiche sembrano influire anche sul costo del capitale: il 27% riporta un peggioramento del tasso di interesse pagato, mentre nel periodo precedente erano la met.
I minibond Le PMI italiane emittenti di minibond fino al 30 giugno 2019 sono state 279; il controvalore collocato nei 12 mesi coperti dalla ricerca stato di 756 milioni di euro, in contrazione rispetto agli 1,13 miliardi dellanno precedente. Si tratta di un mercato importante che continuer a crescere nel medio termine, soprattutto grazie alle operazioni di sistema dei basket bond.
Il crowdfunding Lequity crowdfunding ha visto un ottimo tasso di crescita negli ultimi mesi, anche grazie allestensione a tutte le PMI di questa opportunit, inizialmente riservata a startup e PMI innovative. Sono 369 le aziende italiane che fino al 30 giugno 2019 hanno provato a raccogliere capitale di rischio sulle piattaforme Internet autorizzate, assicurandosi attraverso 261 campagne chiuse con successo un funding pari a 82,27 milioni di euro. Si tratta principalmente di piccole startup, ma si ci attende un buon tasso di crescita con le operazioni in ambito real estate. Nei 12 mesi analizzati la raccolta stata pari a 49 milioni di euro, pi del doppio del periodo precedente.
Le piattaforme di lending hanno erogato a titolo di prestito 156,3 milioni di euro fino al 30 giugno 2019, supportando circa 350 PMI italiane. Anche questo mercato destinato a crescere, grazie allafflusso di capitali annunciato da investitori professionali che si affiancheranno ai piccoli risparmiatori di Internet e allapertura di nuovi portali. La raccolta nellanno in esame stata di 84,2 milioni di euro, in aumento dell88% su quello precedente. Completa il quadro il reward-based crowdfunding, campagne di piccolo importo (soprattutto su portali USA) che imprese italiane hanno condotto offrendo in cambio prodotti e ricompense non monetarie: la raccolta effettuata ogni anno stimata in 1,5 milioni di euro, dato piuttosto stabile e senza molte prospettive di crescita.
Invoice trading Le piattaforme di invoice trading italiane hanno mobilitato fino al 30 giugno 2019 pi di 1,5 miliardi di euro, di cui 939,3 milioni nei 12 mesi considerati (+91% rispetto allanno prima). Tuttavia il ciclo di investimento in questo ambito molto pi corto, trattandosi della cessione a investitori professionali di fatture commerciali a scadenza mediamente 3-4 mesi, spesso utilizzate come sottostante per operazioni di cartolarizzazione. Molte delle risorse conteggiate sono quindi state reinvestite pi volte nellarco del periodo, e le stesse imprese hanno ceduto pi fatture nel tempo. Si tratta dello strumento relativamente pi utilizzato fra tutti quelli considerati e le prospettive per il futuro sono positive; si tratta di uno dei comparti che sta crescendo di pi e lunico preso in esame dove lItalia regge il confronto in Europa.
Direct lending Si tratta del segmento meno sviluppato al momento, perch ha toccato solo marginalmente le PMI, e in cui pi difficile raccogliere informazioni, non pubblicamente disponibili. Ad oggi sono poche le piccole e medie imprese italiane che hanno ottenuto un prestito diretto da fondi specializzati, per un importo intorno a 30 milioni di euro, di cui 8 nel periodo preso in esame. Vi per spazio per una crescita futura, poich sono stati annunciati diversi fondi di investimento dedicati.
ICO Attraverso le Initial Coin Offerings (ICO) possibile raccogliere capitale su Internet offrendo in sottoscrizione token digitali e disintermediando completamente piattaforme terze e circuiti di pagamento tradizionali. Grazie alla tecnologia blockchain, i token consentono ai sottoscrittori di accedere a prodotti e servizi, a volte di partecipare attivamente al progetto imprenditoriale; sono spesso scambiati su piattaforme specializzate e questo rende labile il confine fra le ICO e la sottoscrizione di investimenti finanziari. La novit del 2019 la consultazione avviata da Consob per studiare una possibile definizione e regolamentazione del collocamento di cripto-attivit. Rispetto alla stima dellanno scorso (80 milioni di euro raccolti), questo segmento ha raccolto nei 12 mesi esaminati solo 5 milioni di euro. Il flusso di offerte a livello mondiale stato infatti decisamente condizionato dalla volatilit dei prezzi delle criptovalute e dagli interventi delle autorit di mercato, soprattutto negli USA.
Private equity e venture capital Completano il quadro gli investimenti effettuati da soggetti professionali nel campo del private equity e del venture capital, i quali sottoscrivono capitale di rischio di imprese non quotate con lambizione di contribuire attivamente alla loro crescita per poi ottenere una plusvalenza al momento dellexit. Questi investitori negoziano contratti e patti complessi con gli imprenditori, cosa che non accade ad esempio nellequity crowdfunding, dove il potere contrattuale dei sottoscrittori molto basso.
Bench attivo da tempo, il mercato italiano del private equity e del venture capital ancora sotto-dimensionato rispetto alla situazione di Regno Unito, Germania, Francia. Secondo le statistiche pubblicate dallassociazione di riferimento AIFI: prendendo in esame solo le operazioni di early stage ed expansion (dove tipicamente linvestimento viene effettuato con un aumento di capitale e con lapporto quindi di nuove risorse) e ipotizzando, cosa non scontata, che tutte le operazioni nei due sotto-comparti riguardino PMI, da luglio 2018 a giugno 2019 si avuto un flusso di 331 milioni di euro per learly stage (su 164 deal) e di 857 milioni per lexpansion (per 47 aziende), per un totale di 1,19 miliardi.
Il commento Il mercato della finanza alternativa, o per meglio dire complementare, al credito bancario per le PMI continua a crescere in Italia, come nel resto dEuropa: nuovi attori si affacciano sulla scena e c attenzione anche dal mondo della politica, interessata a far affluire risorse verso leconomia reale, ha commentato Giancarlo Giudici, direttore della ricerca. Ci ha facilitato laccesso al capitale e ha consentito a tante piccole e medie imprese italiane di incrementare la propria competitivit e di ottenere vantaggi in termini di accresciute competenze manageriali, visibilit sul mercato, opportunit di investimento.
Un trend che ci pare interessante ha proseguito la sempre maggiore integrazione fra i diversi segmenti della finanza alternativa. I player specializzati in singole filiere, ora anche in risposta a evoluzioni graduali della normativa, che mirano a incrementare la competitivit dellecosistema con nuovi canali di finanziamento si propongono come attori globali, con soluzioni diversificate e mirate: piattaforme di equity crowdfunding collocano minibond, portali di invoice trading fanno anche operazioni di lending, business angel sono attivi nellequity crowdfunding. Accanto al modello della banca universale sta dunque emergendo un ecosistema a rete che ambisce a diventare partner delle imprese in tutto larco della loro vita.
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