Martedì 17 maggio dalle ore 18.30 alle ore 20, presso la sede di Altavia Italia (e online su Zoom), abbiamo avuto il piacere di ospitare Gianfranco Bologna, naturalista e ambientalista, Presidente Onorario della Comunità Scientifica del WWF Italia, Full member del Club of Rome, Segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei e tra i coordinatori nazionali dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
Al nostro illustre ospite abbiamo chiesto di aiutarci a rispondere, grazie alla sua vasta esperienza in campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e progettuale della sostenibilità e della conservazione della natura, alla domanda: "E' ancora possibile la Sostenibilità nell'Antropocene?"
Ne è scaturito un interessante dibattito che, partendo dai progressi illustrati da Bologna nel campo delle scienze della Terra, è andato a stimolare diverse riflessioni su molteplici temi di attualità, dalle criticità delle democrazie moderne nella proposta di un'efficace governance, all'importanza di non rinunciare al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità senza farsi vincere dalla paura di non saper affrontare la complessità da loro richiesta, a maggior ragione oggi a fronte dei nuovi studi e quindi conoscenze, interpretazioni, consapevolezze, sullo stato e l’evoluzione delle varie componenti che costituiscono la Terra (atmosfera, idrosfera, pedosfera, geosfera, biosfera, antroposfera).
Bologna ci ha appunto ricordato l'importanza di concepire la Terra come «Sistema», non come somma di componenti, ma come rete di interazioni e retroazioni (non si può perseguire una crescita materiale e quantitativa illimitata in un Pianeta dai limiti biogeofisici definiti!), così come ha sottolineato la necessità di rigenerare il pensiero politico che oggi ha fatto sue solo le idee dell’economia e non quelle dell’etica e della responsabilità per il benessere dell’uomo e del pianeta. Il saccheggio delle risorse terrestri, la modificazione degli ecosistemi terrestri e marini e la distruzione della biodiversità prodotti dal modello di crescita sin qui seguito - ha spiegato Bologna - hanno modificato i grandi cicli biogeochimici, dal carbonio all’azoto e al fosforo, hanno modificato il clima, il ciclo dell’acqua, hanno impoverito la ricchezza della vita sulla Terra.
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