Eurostat - principale ufficio statistico dell’Unione Europea – nei giorni scorsi ha pubblicato il report "Sviluppo sostenibile nell'Unione Europea – Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti verso il conseguimento degli OSS nel contesto UE, edizione 2023": il documento immortala lo stato di avanzamento dei Paesi UE verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU per il 2030.

Il monitoraggio si basa su circa 100 indicatori, che corrispondono a tendenze di breve/medio periodo (ultimi cinque anni) o di lungo periodo (ultimi 15 anni); l’analisi tiene inoltre conto delle ripercussioni sociali, ambientali, e politiche che la pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina hanno avuto sui paesi del Vecchio Continente.

La crisi sanitaria e quella dettata dal conflitto in Ucraina non hanno frenato il raggiungimento di importanti traguardi sul fronte ‘Buona Salute e Benessere’ (Goal 3). Riscontro positivo anche dai Goal 1 ‘Sconfiggere la Povertà’, 4 ‘Istruzione di Qualità’, e 5 ‘Parità di Genere’ – tutti inevitabilmente connessi. Ma i progressi più importanti riguardando l’SDG 8 ‘Lavoro Dignitoso e Crescita economica’: nel 2022 l’Unione Europea ha fatto registrare un tasso di occupazione del 74,6% (nuovo massimo storico), dato non banale se raffrontato alle criticità riscontrate negli ultimi anni sul mercato del lavoro.

Lo scenario di Eurostat conferma infine i passi in avanti compiuti dal nostro Paese in ottica transizione energetica: l’Italia mostra infatti dei trend di crescita migliori rispetto alla media UE sia in termini di ‘Energia Pulita’ (Goal 7) che sul fronte ‘Consumo e Produzione Responsabili’ (Goal 12).

Per consultare la relazione completa: Link