Abbiamo il piacere di segnalare che il prossimo 20 gennaio alle ore 16:00, ci sarà la presentazione del “Manifesto dei diritti e doveri culturali”. Intervengono Monica Amari, Esperta in politiche culturali, Presidente ARMES progetti; Maria Luisa Motolese, presidente della Corte dei conti di Ancona; e Cristina Vannini, imprenditrice culturale, componente internazionale del Council of Europa Nostra e socia PLEF.
Per partecipare e seguire l'inziativa è necessario registrarsi: Manifesto per i diritti e doveri culturali – Stroncature
1.PREMESSA
La cultura concorre alla formazione dell’individuo sul piano intellettuale, emotivo e morale e all’acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società. La cultura contribuisce altresì alla formazione delle comunità e costituisce l’ossatura relazionale su cui è costruito il nostro vivere sociale. É quindi un patrimonio soggettivo e comune che deve essere tutelato da diritti specifici ai quali corrispondono in modo speculare altrettanti doveri.
Dobbiamo essere consapevoli che non vedere riconosciuti i propri diritti e i propri doveri culturali costituisce una minaccia per l’intera umanità che corre il rischio di scivolare verso un processo involutivo.
È necessario che tutti reclamino i propri diritti culturali, specialmente le giovani generazioni.
La cultura è una leva per operare una continua rigenerazione personale e sociale, un volano per lo sviluppo economico e uno strumento per agire con consapevolezza in un periodo di transizione ambientale, tecnologica e sociale. Essa costituisce l’insieme delle condizioni essenziali degli ambiti dell’esperienza e dell’ attività umana.
2.LE RAGIONI DEL MANIFESTO
Il Manifesto chiede il riconoscimento e il rispetto dei diritti e dei doveri culturali degli individui e delle comunità.
Il Manifesto chiede di trasformare i diritti e i doveri culturali in norme e procedure in grado di esigere sia il rispetto delle libertà sia l’assunzione di responsabilità culturali.
Il Manifesto intende promuovere una cittadinanza partecipe e responsabile per le persone di ogni età, genere e origine attraverso la creazione di consapevolezza dell’esistenza dei diritti e dei doveri culturali.
Il Manifesto sostiene altresì il riconoscimento e la tutela dei diritti per tutti i soggetti coinvolti nelle professioni della cultura
3.LE FINALITA’
Il Manifesto si pone come strumento di valorizzazione di saperi, esperienze, relazioni umane per affermare il diritto all’espressione di pensiero, al dialogo libero, critico, consapevole per tutti gli individui di una comunità, per promuovere e condividere la bellezza e la conoscenza come valori fondanti ed insostituibili per il benessere della persona e della comunità.
Cittadini e comunità devono potere coltivare la curiosità, l’immaginazione, la creatività e assumere responsabilità e doveri per lo sviluppo della conoscenza, della ricerca, dell’arte e per la tutela e la valorizzazione delle eredità culturali, dei paesaggi e dei territori nel rispetto dell’ambiente.
Il Manifesto considera il riconoscimento dei diritti culturali necessario per l’attuazione di politiche capaci di delineare nuove visioni della società che tengano conto dei processi di trasformazione in atto.
Chiediamo che, al pari dei diritti economici e sociali, i diritti culturali siano considerati e trattati come una categoria e quindi, riconosciuti come un insieme, assumano maggiore forza, valore ed esigibilità.
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