Si tenuta in data 11 febbraio 2019 liniziativa "Food & Migration", organizzata da Unilab Unimi, associazione studentesca dell'Universit degli Studi di Milano, in collaborazione con Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), il centro di ricerca geopolitica MacroGeo e il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, con la partnership di Planet Life Economy Foundation e il patrocinio dellUniversit degli Studi di Milano.
Nel corso della giornata sono stati analizzati, a livello geopolitico, i flussi migratori e i trend (presenti e futuri) del legame tra cibo e migrazioni in aree geografiche ben precise, riservando una specifica attenzione alla zona mediterranea. In particolare sono state studiate le interazioni tra migrazioni, cambiamenti climatici e geopolitica delle risorse, acqua ed energia, agricoltura, ricerca ed infine tecnologia.
Tra gli interventi dei relatori, ha suscitato particolare interesse quello della Prof.ssa Livia Pomodoro, Cattedra UNESCO per il diritto al cibo e alla sostenibilit, che ha sottolineato come i fenomeni migratori siano strettamente legati alla povert e alle catastrofi climatiche, rendendo sempre pi difficile migliorare la qualit del cibo che si consuma. Contestualmente ha ricordato come lUNESCO si impegni attivamente per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).
Dopo i ringraziamenti della facolt rappresentata dalla Prof.ssa Lupone, ha preso la parola la ricercatrice e coordinatrice del concorso BCFN YES!, Katarzyna Dembska, che collabora con Barilla da cinque anni. Lobiettivo della fondazione BCFN rendere le persone pi consapevoli sul cibo che consumano e sulle scelte nutritive che compiono giornalmente. Il BCFN mira a sostenere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso la ricerca, la diffusione e limpegno sui temi del cibo, nutrizione e sostenibilit con un approccio multidisciplinare.
A seguire stato il turno del direttore di Limes, Lucio Caracciolo, che ha saputo collegare lo scioglimento dei ghiacciai, linnalzamento del livello dellacqua e un conseguente aumento del riscaldamento globale con la Zona Euro-Mediterranea o Euro-Africana. Ma, che cosa comporta tutto questo? Il terreno vedr una desertificazione e una siccit per cui le aree non saranno pi abitabili e questo avr un impatto rilevante sullagricoltura.
Successivamente Antonio Bombelli, rappresentate del Centro Euro-Mediterraneo Climatico, ha approfondito il legame tra cambiamento climatico e migrazione sottolineando come questultima sia da attribuire a fattori economici e socio-economici, come laumento demografico e lo sviluppo ambientale.
Prima delle conclusioni intervenuto lavvocato e Prof. Pier Filippo Giuggioli che ha analizzato gli aspetti giuridici del tema Food and Migration. Secondo lesperto, tutto risiede negli attori che agiscono nel mercato in qualit di piccole e medie imprese o come semplici consumatori, ultimo anello di una lunghissima catena. Il cambiamento che dovrebbe essere sostenuto si estende sulla catena alimentare, intesa come una filiera per cui lUE dovrebbe prevedere delle normative ad hoc da applicare per proteggere medi e piccoli consumatori.
Per Planet Life Economy Foundation,
Andrea Cutrera
Via San Vittore, 7
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