Mercoled 13 febbraio 2019 si svolto a Milano, presso SEM Editori, l'incontro imperniato sul libro "I principi naturali per l'impresa e la societ civile" - recentemente scritto da Paolo Ricotti - volto ad un confronto con esponenti dellamministrazione locale sul modello di economia sostenibile promosso da PLEF, finalizzato alla costruzione di benessere per le comunit e di valore aggiunto per le imprese.
Stimolati dalle domande del Presidente Plata, Filippo Barberis, consigliere comunale della Citt Metropolitana di Milano e Marco Rossi, Assessore allEconomia del Comune di Casale Monferrato, hanno dibattuto a 360 gradi con l'autore e Fondatore PLEF, affrontando diverse tematiche centrali per chiunque amministri un territorio, piccolo o grande che sia: a chi appartiene il Bene comune? Pu essere amministrato direttamente dal cittadino? E' ragionevole imporre uguali politiche su territori completamente differenti? Pu esistere una "autosufficienza" delle risorse di ciascun territorio che prescinda dal PIL prodotto? E' possibile applicare la logica del "buon padre di famiglia" nel momento in cui ci si accorge che ogni scelta ricade sull'intera comunit globale?
Questi sono solo alcuni esempi di interrogativi scaturiti dall'analisi del libro, a cui i protagonisti della serata hanno cercato di dare risposta, con posizioni talvolta anche distanti, portando esempi concreti tratti dalla propria esperienza di amministratori locali e uomini di impresa.
Leggi l'articolo pubblicato su assodigitale.
Anche quest'anno PLEF sar Team Supporter per un istituto coinvolto nelle Energiadi!
Le Energiadi (che iniziano il 22 febbraio) sono un torneo tra Istituti del primo ciclo finalizzato a educare e sensibilizzare ragazzi e partecipanti ai temi dello sviluppo sostenibile, con un focus sul tema dellenergia e nello specifico della corrente elettrica.
Attraverso una no stop di 52 ore di attivit sportive e di intrattenimento, caratterizzate dalluso di strumenti sportivi che trasformano lenergia umana in corrente elettrica, la scuola si apre al territorio misurando lenergia sociale della propria comunit di riferimento: infatti grazie alla partecipazione di tutti e alla capacit di fare team coinvolgendo il maggior numero di persone che la scuola potr vincere importanti premi per la didattica digitale e musicale.
Vince chi, grazie alla partecipazione del territorio, coinvolgendo famiglie, associazioni, istituzioni, produrr pi corrente elettrica (wattora). La corrente elettrica prodotta attraverso le Energiadi usata direttamente o accumulata in batterie e alimenter iniziative ed eventi di comunicazione sociale o di promozione del territorio.
Liniziativa promossa dalla gemellata aps Social Ice e da numerosi partner istituzionali e privati, tra cui noi di PLEF, che parteciperemo direttamente in collaborazione con AREGAI distribuendo una tavola ludico-educativa (fronte e retro) mirata a sensibilizzare gli alunni sul tema della ristorazione sostenibile (mettendo a disposizione l'esperienza maturata con il Premio Bezzo) e indirettamente proponendo laboratori didattici realizzati dal nostro socio Andrea Pirovano, presidente di Progetto Natura Onlus (associazione non profit che ha come missione la conservazione della biodiversit attraverso il coinvolgimento di diversi settori della societ), che realizzer il lab "ecosistema urbano" in 3 istituti lombardi.
Per conoscere il calendario con tutti gli istituti coinvolti, clicca sul programma.
In Italia esistono dei posti dove il legame con le tradizioni culinarie, linnovazione, la competenza, leco-sostenibilit, la tutela delle persone e la loro inclusione, vengono valorizzati ogni giorno con tanta passione creando le condizioni che migliorano il benessere sul territorio. Questi posti li abbiamo scoperti all'interno del V convegno nazionale AIQUAV - Associazione per gli studi sulla qualit della vita, dove stato decretato il vincitore del Premio Bezzo 2018, tra i 9 ristoratori finalisti rappresentanti la nostra penisola!
Quest'anno il premio BEZZO si concentrato sulla ristorazione commerciale e su suggerimento del Comune di Casale, vincitore della prima edizione con il capitolato di ristorazione collettiva, stata data l'opportunit di distinguersi alle citt finaliste Capitale Italiana Cultura 2020. Sono stati raggiunti circa 100 ristoratori, di cui 9 hanno superato la preselezione sulla base della proattivit della citt e l'abilit di presentare il proprio menu autunnale sulla base delle linee guida richieste dal Premio.
A riconoscere i vincitori del premio BEZZO 2018 stato determinante l'indice LICET basato sulla misura della proattivit secondo 5 valori di sostenibilit correlati all'indicatore di benessere equo e sostenibile (BES). L'indicatore che valuta la visione olistica, la proattivit, la capacit di gestione equilibrata di 5 valori di sostenibilit, la coerenza tra il valore narrato, percepito e valutato tecnicamente, ha permesso agli organizzatori del premio, Filomena Maggino (presidente AIQUAV), Emanuele Plata (presidente PLEF) e Giorgio Borgiattino (presidente AREGAI), e a Enza Laretto (RINA S.p.A.) che ha coordinato i lavori svolti dalla giuria tecnica[1], di stilare la classifica finale.
Arrivano sul podio la citt di Agrigento con i ristoranti Ginger-People&Food (indice LICET 76,85%) e Terracotta (indice LICET 64,88%), e la citt di Parma con il ristorante 12 Monaci (indice LICET 64,55%). Le altre citt che si sono distinte sono Macerata e Casale Monferrato, i cui ristoranti hanno superato il punteggio LICET del 50% consentendo di posizionarsi nella zona di virtuosit rispetto alla media italiana. Maggiori dettagli sulla classifica saranno inseriti sul sito www.aregai.it.
Lobiettivo del premio aiutare i ristoratori a rendere i propri clienti pi consapevoli del valore dei menu e del servizio in relazione alla misura del benessere equo e sostenibile con l'indicatore nazionale BES. Talvolta chi opera nel settore della somministrazione non d valore alla cura, allattenzione e al rispetto che si profondono quotidianamente per creare un prodotto ed un servizio di qualit: questo routine, fa parte del lavoro, scontato. Tuttavia, non solo questo. I nove ristoranti finalisti del Premio e che hanno rappresentato lItalia da Nord a Sud, hanno enunciato un messaggio forte e chiaro: tutti, in diversa misura, sono consapevoli che far bene significa primariamente rispettare e tutelare il proprio territorio, perch da qui che originano le materie prime della cultura enogastronomica e non solo.
Il Premio Bezzo possiede una peculiarit che lo rende unico: valorizza la figura di Alfiere del Territorio. Si tratta di unespressione innovativa nella ristorazione, perch essa non contempla solo la cura nel cercare e riproporre le tipicit territoriali al fine di farle conoscere, conservarle e tramandarle. LAlfiere del Territorio difende e tutela il luogo di appartenenza, ne condivide gioie e dolori, lo conosce bene, se ne fa paladino e portavoce. Per questo, secondo la filosofia del Premio Bezzo Alfiere del Territorio solo chi si assume quella responsabilit di tutela, salvaguardia, riconoscimento e diffusione culturale che si attua con un percorso di sostenibilit a 360 gradi. LAlfiere del Territorio tale, quindi, perch rispetta completamente i cinque criteri LICET- legame con il territorio, Inclusione, Competitivit, Eco-sostenibilit, Tutela della persona, a cui si aggiunge il senso dellospitalit e della convivialit mediterranee secondo il sistema di valori della Dieta Mediterranea (Metodo XENIA).
Ma chi pu fregiarsi del titolo? Chi sa fare unanalisi approfondita delle proprie buone pratiche, chi le mette a valore, le condivide con i propri ospiti - da cui si attende un riscontro per poter migliorare - e ne comunica i risultati con consapevolezza. LAlfiere del Territorio non il paladino statico, difensore del ristorante come risorsa economica. Piuttosto, egli utilizza il ristorante per compiere con consapevolezza una missione e ne va orgoglioso.
I ristoranti vittoriosi, in ordine di qualificazione, dal primo al terzo:
GINGER, PEOPLE AND FOOD (Agrigento) comunica e vince. Parla al cuore ed alla mente del giurato, lo coinvolge in maniera cos profonda da emozionare. Ecco qui la sua leva: il desiderio ed il piacere di raccontare, di impegnarsi nel diffondere il senso del proprio lavoro, della dedizione alla ricerca di ricette e di storie lontane nel tempo le cui radici affondano nella conquista moresca della Sicilia. Si aggiunga la chiara percezione di quanta illuminata saggezza ci sia nella combinazione di personale proveniente da luoghi e continenti diversi, ognuno dei quali contribuisce a rendere sorprendentemente viva la cultura di quel luogo, con sfide inaspettate, come luso dello zenzero tra le bevande consigliate.
TERRACOTTA (Agrigento): piatti semplici mediterranei molto tradizionali, mantenuti nella loro semplicit originaria. Anche qui, vince il racconto, la narrazione della propria realt e del legame con la terra, con le persone che creano la comunit. I valori pi autentici della Dieta Mediterranea, dalla frugalit di ricette marinare alla combinazione sapiente di ingredienti che provengono dal lavoro di giovani organizzati in cooperative a cui il ristoratore offre opportunit di farsi conoscere ed apprezzare. E molto forte il valore dellinclusione, della collaborazione sfidante la scommessa, vinta, di voler esser semplici e di eccellere nella semplicit, appunto.
I 12 MONACI (Fontevivo-Parma): bravi nel raccontare e nellinnovare. Luso di tecnologie, quali i video di presentazioni delle ricette e di conoscenza dei fornitori, sono state mosse vincenti. Il ristorante si distingue per la cura nellinnovazione, piace molto linventiva, lo studio e la sperimentazione di rendere ricette tipiche emiliane pi adatte ai gusti moderni. I 12 MONACI, attraverso le immagini, dimostrano la loro gratitudine il loro ringraziamento a coloro i quali contribuiscono ogni giorno al successo: i loro fornitori ed i loro clienti. Qui sta la loro forza, oltre alla ricerca costante di rinnovamento: saper essere inclusivi, saper crescere accettando le sfide offerte da un patrimonio di biodiversit alimentare unico.
Non sono finiti sul podio ma hanno dimostrato di saper creare benessere sul proprio territorio attraverso la ristorazione anche gli altri 6 finalisti, rappresentanti dei 4 Comuni candidati a Capitale italiana della Cultura 2020 che hanno aderito alliniziativa: per Parma (Capitale della Cultura 2020) il ristorante AL VEDEL, la trattoria LA PORTA A VIAROLO e la TRATTORIA DEL CACCIATORE, per Macerata losteria LA VOLPE E LUVA e lOSTERIA DEI FIORI e per Casale Monferrato losteria AMAROTTO (Guarda le proposte candidate al premio).
Quali sono i premi in palio?
Il primo classificato far vincere anche il suo territorio, visto che sar dato un assegno di ricerca (del valore di 10.000 euro) finanziato dal gruppo CRAI, per unattivit di misura del benessere soggettivo percepito nellalimentazione locale confluente nellindicatore BES - Benessere Equo e Sostenibile. Mentre il ristoratore GINGER vincer una attestazione riconosciuta a livello internazionale e innovativa perch unisce le logiche del bilancio di sostenibilit con la tracciabilit di filiera, in conformit alla nuova linea guida ISO 20400 acquisti sostenibili. Il premio offerto dal laboratorio STILLAB, associazione AiFOS e l'ente di certificazione RINA S.p.A.
Gli altri due ristoratori che hanno raggiunto il podio, TERRACOTTA e 12 MONACI vincono unattivit di Coaching on the job che consente il rilascio di una SMART LABEL LICET con un punteggio sulla sostenibilit del ristorante utile per il posizionamento strategico.
Tutti i ristoratori partecipanti saranno inseriti in una pubblicazione che sar utilizzata per raccontare lesperienza alle scuole e diffusa ai consumatori pi consapevoli. Ma non finisce qui: appuntamento al nuovo anno quando ci sar levento di premiazione ufficiale in cui si definiranno i prossimi passi del percorso tracciato.
Proteggere la diversit, costruire lidentit locale e implementare il dialogo nazionale e internazionale rafforzando i principi della governance in Palestina: con questi obiettivi nato il progetto community based, finanziato e promosso da 3 organizzazioni palestinesi (Rozana, PYALARA e PWWSD) e PLEF, coinvolta per un supporto alla realizzazione di un modello di turismo atto a favorire lo sviluppo sostenibile delle aree rurali della Palestina.
La rilevanza di tali obiettivi stata confermata anche dal Ministero del Turismo Palestinese e dalla Unione Europea che nel corso della conferenza di presentazione, svoltasi lo scorso 10 dicembre a Jabbah (Gerusalemme), hanno sottolineato il grande impatto sociale, culturale, economico ed ambientale atteso da questo progetto triennale.
Lidea nata dall'esperienza maturata da PLEF con un altro progetto europeo, ONMEST2, che vedeva coinvolta l'Associazione Rozana, insieme ad altri partner, per lo sviluppo di una formula di turismo sostenibile nelle comunit dei villaggi del Mediterraneo, incentrata sui cluster di cultura locale (CLC), ovvero piattaforme culturali sostenibili e socialmente responsabili, strutturate come una rete che promuove lidentit e il patrimonio culturale territoriale, favorendone crescita e sviluppo sostenibile.
Il programma del progetto palestinese prevede la costruzione di 3 CLC che raggruppano 9 villaggi:
Lattivazione dei cluster prevede limpiego di circa 200 persone, fra donne e giovani, che verranno selezionati e formati dal PWWSD (Palestine Working Women for Society Development), sulle tematiche della governance, dei diritti umani e sui principi fondanti il community based tourism, ovvero: partecipazione e coinvolgimento attivo della comunit e di tutte le sue rappresentanze, approfondimento e valorizzazione della biodiversit e delle caratteristiche del territorio ed esperienze condivise.
Il turismo diventa quindi la leva per costruire comunit sviluppate, ri-bilanciando il ruolo delle donne e rafforzando cos la coesione sociale. Il progetto prevede anche lindividuazione e la ristrutturazione di 2/3 santuari sufi, che verranno trasformati in Interpretation center, ovvero centri polivalenti dove potersi confrontare con la cultura locale in tutte le sue forme; un luogo non solo al servizio del visitatore straniero, ma utile e fruibile anche dalla comunit locale, per la realizzazione di eventi, cicli di incontri e attivit culturali.
Obiettivo ultimo del progetto la costruzione di un "brand" che comunichi e promuova questa nuova formula di turismo insieme ai cluster di cultura locale, cos da coinvolgere potenziali visitatori ad essere parte di questa esperienza, conoscendo una nuova e diversa Palestina community based.
Il Convegno Nazionale della gemellata AIQUAV - Associazione per gli studi sulla qualit della vita, istituito con determinazione dalla sua presidente Filomena Maggino, e la cui quinta edizione si da poco conclusa, si poneva lo scopo di affrontare il tema del rapporto tra Qualit della vita e trasformazioni sociali. Ondate migratorie, urbanizzazione, tecnologizzazione, condizioni ambientali-climatiche, andamenti demografici: in che misura il benessere sociale ed economico risente di tali mutamenti e quali nuovi indicatori e tecniche possiamo utilizzare per leggerli?
Allinterno del ricco programma di lavori, Planet Life Economy Foundation ha voluto porre laccento sullimportanza dei vantaggi derivanti dallutilizzo dellindicatore BES (Benessere Equo Sostenibile) per lorientamento delle politiche locali e nazionali, sottolineando tuttavia il rischio che non venga praticato nella dialettica democratica, poich ancora troppo lontano dai cittadini.
Il progetto BES, portato avanti da ISTAT e CNEL dal 2013, nato con lobiettivo di dotare lItalia di un sistema di indicatori che consenta di descrivere il benessere del nostro paese, la sua equit e sostenibilit e di conseguenza quello di fornire ai decisori pubblici un quadro di lettura per le loro politiche. Tale progetto si inserisce nel pi vasto movimento mondiale (come il rapporto della prima commissione Stiglitz, Sen e Fitoussi) che mira a stimolare tutti i paesi a dotarsi di strumenti di misurazione del benessere che superino il semplice utilizzo del PIL.
Il BES copre 12 domini (salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, benessere economico, relazioni sociali, politica ed istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e sviluppo, qualit dei servizi) e dal 2016 applicato a livello nazionale, entrando nella programmazione del governo con lintroduzione di alcuni indicatori nel Documento di Economia e Finanza.
Sviluppato a livello nazionale, regionale e nei capoluoghi, manca una misurazione del BES a livello locale. Questa prassi ha sottolineato il presidente PLEF Emanuele Plata - da un lato non consente unanalisi puntuale dei territori, che possiedono tratti distintivi differenti gli uni dagli altri, dallaltro, anche per questo motivo, rischia di rimanere imprigionata in indici statistici consoni agli accademici, ma lontani dalle necessit degli amministratori e ancor di pi dalla comprensione dei cittadini concludendo che la pratica a livello comunale o di unioni di comuni ha invece la potenzialit di creare un dibattito circostanziato tra cittadini e policy makers in una logica di RESPONSABILITA' sull'esistente (ci che equo) e sul futuro (ci che sostenibile).
Il BES, infatti, misurando unampia gamma di fattori influenti la qualit della vita di un territorio, permette di dare un punto di vista esterno e oggettivo che possa aiutare la cittadinanza, gli imprenditori, i politici a comprendere punti di forza e di debolezza e quindi individuare dove pi opportuno intervenire e dove si operato bene. E quindi uno strumento dinformazione e di programmazione che aiuta ad agire sul territorio, ma anche uno strumento di responsabilit sociale e civica che obbliga chi lo adotta a fare i conti con una valutazione esterna ed oggettiva.
Per questo PLEF, insieme ad AREGAI e AIQUAV, ha promosso lo sviluppo di un rapporto BES sul Comune di Casale Monferrato, rendendolo disponibile come premio di una gara tra comuni italiani (Premio Bezzo) per il bando di ristorazione collettiva pi virtuoso, un premio consistente in un assegno di ricerca, finanziato dallo sponsor CRAI, per un giovane ricercatore, Demetrio Bova, che arrivato a mettere a disposizione un confronto del profilo del BES organico a livello nazionale e a livello del comune, su cui far esprimere gli amministratori locali con le interpretazioni di merito, e da cui avviare la continuit di rilevazione e confronto, a scadenza annuale, grazie alla produzione di un manuale per il personale comunale, atto a renderlo autosufficiente nell'utilizzo dello strumento (per leggere la sintesi metodologica del rapporto su Casale, presentato ai soci PLEF, clicca qui).
Ora occorrerebbe sviluppare per tutti i comuni d'Italia il BES a livello comunale, - ha proseguito Plata - rendendo pubblico ad ogni comunit il rapporto annuale, utilizzando le dimensioni del BES e il suo indicatore composito per qualsiasi misurazione di impatto, sociale ed ambientale, privato (profit e non profit) e pubblico, indicando il BES come matrice concettuale utilizzabile per la rendicontazione non finanziaria (NFR), oggi richiesta alle imprese quotate, ma da estendere a tutte le imprese, infine riconciliando le azioni e gli indicatori delle 12 dimensioni del BES con i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dellAgenda ONU al 2030.
L'aspettativa e prospettiva per PLEF quella di alimentare un partito del BES come lo ha definito Gardini, presidente di Confcooperative, a margine dell'incontro promosso dal Ministro Salvini con le rappresentanze dell'economia reale e fatto proprio anche dal Viceministro Fioramonti, intervenuto in videoconferenza durante il convegno AIQUAV. PIL e BES insieme possono superare la dicotomia tra crescita e decrescita, parlano di sviluppo di valori e benessere durevoli, ispirano nuovi parametri e paradigmi per tutta la comunit internazionale e possono far s che accanto alla crescita economica si torni a ragionare sulla qualit della vita ha concluso Plata, ricordando i dati della sentiment analysis condotta insieme al socio Web Research ed evidenziati nella scorsa edizione del convegno, che attestavano una percentuale del 19% per chi sul web discute di qualit della vita contro un 81% di chi lo fa sulla crescita economica.
Il convegno AIQUAV ha rappresentato inoltre l'occasione per presentare i risultati della seconda edizione del Premio Bezzo, incentrata sulla ristorazione commerciale virtuosa in grado di soddisfare l'utenza e valorizzare il territorio (vedi articolo dedicato).
Siamo lieti di segnalare il nostro prossimo appuntamento "Sapere&Sapori", che segue l'Assemblea dei soci PLEF, con un light dinner durante il quale verr presentata l'innovativa ricerca volta a misurare il BES (Benessere Equo Sostenibile) a livello comunale. L'incontro si svolger all'interno di DistrEat, il nuovo bistrot e spazio poliedrico realizzato in sinergia con Altavia, da trent'anni agenzia internazionale di comunicazione.
Non perdete questa occasione!
Per partecipare, confermate la vostra presenza scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 28/11.
Via San Vittore, 7
20123 Milano (MI) Italy
Tel: 02-39564687
Email: info@plef.org
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