Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (Ppwr). Nessuno tra gli europarlamentari italiani ha votato contro il provvedimento. Prima di essere pubblicato in Gazzetta ufficiale Ue ed entrare in vigore, l’accordo dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio, con molta probabilità dopo l’estate (il testo era stato già concordato in via preliminare con il Consiglio Ue a marzo).
Le nuove norme comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai paesi di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica. Per ridurre gli sprechi, è stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per l'e-commerce. Inoltre fabbricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo. Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030: imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad es. condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero.
Per evitare effetti nocivi sulla salute, il testo vieta l’uso dei cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze perfluoroalchiliche, al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari. Vengono previsti obiettivi di riutilizzo specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche, imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto.
Inoltre tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili. Le misure comprendono anche obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio in termini di peso per i rifiuti di imballaggio. Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande fino a tre litri dovranno essere raccolti separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni che consentano di raggiungere l’obiettivo di raccolta. L’Europa ha calcolato che gli imballaggi nel 2018 hanno generato un fatturato di 355 miliardi di euro nella Ue e il loro totale è passato dai 66 milioni di tonnellate del 2009 agli 84 milioni del 2021.
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