Si è tenuta il 14 luglio a Roma, presso l’Auditorium del Museo Ara Pacis, la Conferenza nazionale sul clima 2022 organizzata da Italy for Climate, con il patrocinio del Ministero della transizione ecologica, della Commissione europea, di Rai per la sostenibilità e con la Media partnership di Rai Radio 1 e Rai Pubblica Utilità.
La crisi attuale viene da lontano ed è figlia di un modello – energetico e non solo – insostenibile. Per affrontarne le cause in modo definitivo e strutturale bisogna uscire quanto prima da una economia fossile e accelerare sulla via della transizione energetica. Con la terza edizione della Conferenza, dal titolo “Crisi energetica e climatica: la nuova roadmap per l’Italia”, Italy for Climate ha presentato una nuova roadmap per realizzare anche in Italia questa accelerazione. La Conferenza ha dato l'occasione per un confronto su alcuni temi chiave per la riuscita della transizione, dalla discussione in merito al piano lanciato dalla Commissione Europea per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi, al concetto dei ‘falsi miti’ e delle tesi negazioniste sul riscaldamento globale, che per anni hanno ostacolato le politiche climatiche, ritardando una maggior diffusione delle fonti rinnovabili nel nostro Paese, senza trascurare risvolti importanti come quello di assicurare garanzie occupazionali e di crescita a comunità e famiglie appartenenti alle filiere industriali che direttamente saranno protagoniste di questa transizione.
Il vero problema è che il nostro paese manca di una legge per il clima, come invece hanno già fatto Germania, Francia e Regno Unito. Un tasto dolente su cui si è soffermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha aperto i lavori: “Serve una legge che fornisca un quadro certo e vincolante da qui al 2050, definendo target specifici, anche a livello dei singoli settori produttivi, e azioni chiare e stabili, insieme all’esigenza di accompagnare la transizione energetica con misure contro le disuguaglianze e a favore dei cittadini più in difficoltà, in modo da renderla non solo socialmente accettabile ma pienamente desiderabile.”
Tante le aree di criticità emerse. Ad esempio il fatto che l’Italia è al palo sulle rinnovabili, ferme dal 2014 nonostante siano disponibili a livello nazionale in notevoli quantità. E non è certo una soluzione pensare di risolvere con l’elettricità da nucleare, ben più costosa della eolica e solare. Se ben utilizzate, nei prossimi tre anni da sole produrrebbero un risparmio di oltre 15 miliardi di m3 di gas e un taglio dei quasi 40 milioni di tonnellate di gas serra.
Inoltre, il 70% delle città non dispone di una stima della quota dei propri consumi di energia coperti con fonti rinnovabili e il 67% tra esse non ha fissato un obiettivo di sviluppo delle rinnovabili elettriche, peggio per le termiche e i biocarburanti.
Si rende invece urgente: aumentare le misure per il risparmio e l’efficienza energetica per arrivare a risparmiare il 20% dell’energia entro il 2030; aumentare le energie rinnovabili complessive dal 20 attuale al 45% al 2030; aumentare la quota di produzione di elettricità da fonti rinnovabili dal 41% all’84% al 2030.
Ma per fare questo c’è bisogno del contributo di tutti. La crisi climatica deve diventare una priorità per ogni cittadino, ha sottolineato Ronchi: “È necessario che ognuno faccia la sua parte, anche nei propri comportamenti individuali; da qui, ad esempio, può arrivare una fetta importante del risparmio energetico per affrontare la crisi energetica attuale”.
Da qui, la necessità di aderire alla campagna di sensibilizzazione europea “Playing My Part” per informare i cittadini sull’importanza di comportamenti più attenti ai consumi e dunque all’ambiente; ad esempio come abbassare riscaldamento e condizionatori, impostare meglio le temperature delle caldaie, promuovere lo smart working, sfruttare la mobilità “dolce” in città.
Per rivedere l'incontro o consultare la documentazione presentata: Conferenza nazionale sul clima 2022 (italyforclimate.org)
Via San Vittore, 7
20123 Milano (MI) Italy
Tel: 02-39564687
Email: info@plef.org
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