Mercoledì 21 settembre si è tenuto il terzo appuntamento del ciclo di webinar promossi da PLEF e Greenretail.news per approfondire i vari aspetti della Transizione Ecologica nel retail e nel largo consumo. Insieme ad esperti ed esponenti del mondo dell’industria e della distribuzione si è cercato di far luce sul tema del packaging, su come ridurne l’impatto e su quali innovazioni sono già disponibili.
Sono intervenuti:
Moderatore: Fabrizio Vallari – Direttore Editoriale Greenretail
Conclusioni: Emanuele Plata, Consigliere Planet Life Economy Foundation
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La sintesi dell'incontro
La transizione ecologica non può prescindere da una gestione efficiente dei rifiuti che produciamo. Come trasformarli in risorsa? Ancora prima, come ridurre l’impatto del packaging?
Questi i quesiti alla base del terzo incontro del ciclo di webinar promossi da Planet Life Economy Foundation e Green Retail, tenutosi Mercoledì 21 Settembre presso la sede di PLEF a Milano e fruibile a distanza.
Numerosi gli ospiti ad animare l’evento, moderato dal direttore editoriale di GreenRetail.news Fabrizio Vallari: Valentina Quaglietti, Project Manager di Nomisma; Davide Cavero Private Label Manager di Unes Supermercati; Antonio Candeliere, Direttore Ricerca & Sviluppo Cerichem Biopharm Srl; Paola Monica Dimaggio, PL Manager & Sustainability Coordinator presso PENNY Italia; Filippo Rossi, Co-founder e Consigliere Delegato di Biopap®.
Nel corso del primo intervento, Valentina Quaglietti ha mostrato i risultati di una ricerca di mercato condotta dall’Osservatorio di Nomisma con al centro il tema della ‘Sostenibilità tra la crisi del mercato delle materie prime e il conflitto ucraino’: «L’alto tasso di inflazione, trainato dall’aumento esponenziale del prezzo delle materie prime (gas su tutti) dall’inizio del conflitto in Ucraina ha portato ad una revisione sulle previsioni di crescita economica del paese, con conseguente contrazione del PIL e dei consumi» - ha sottolineato Quaglietti.
Ma nel fare di necessità virtù, i cittadini si mostrano più attenti a ridurre gli sprechi, adottando un’ottica di risparmio in generale: un aiuto al portafoglio e anche all’ambiente.
Attenzione all’ambiente anche per l’acquisto di prodotti alimentari: un quarto del campione ritiene che le caratteristiche del packaging (riciclabilità, plastic free) siano importanti sulla scelta: «Il 57% degli italiani dichiara di aver acquistato nell’ultimo anno almeno un prodotto alimentare di un brand diverso dal solito, perché non aveva un pack sostenibile».
Per oltre una persona su due è fondamentale che il prodotto non abbia overpackaging.
Diffusa la sensazione che servano etichette più chiare per valutare la sostenibilità dei prodotti acquistati in merito alla certezza della riciclabilità e delle modalità di conferimento (solo il 10% del campione ritiene di avere tutte le informazioni).
Dal punto di vista della GDO, prezioso l’intervento di Davide Cavero, Private Label Manager di Unes Supermercati.
L’azienda, nata nel 1967 dall’unione di sette piccoli negozi al dettaglio, conta oggi 137 store fisici tra Piemonte, Lombardia, ed Emilia Romagna. «Crediamo in una visione di sostenibilità a 360 gradi, che favorisca un ambiente di lavoro inclusivo e appagante, che generi output positivo sulla comunità locale anche prediligendo l’offerta di una vasta gamma di prodotti a chilometro zero a beneficio dei produttori locali e dell’ambiente» - ha spiegato Cavero.
Per Unes il packaging, oltre a dover custodire ‘tratti’ sostenibili, può tradursi in uno strumento di creazione di engagement del consumatore verso tematiche di sostenibilità (come ad es. per il Progetto Zero).
Ma come comprendere su quali messaggi puntare per far leva sulla sensibilità dei consumatori, in un contesto in continua evoluzione, dove le nuove generazioni sono portatrici di nuovi valori di riferimento?
A rispondere Paola Monica Dimaggio, PL Manager & Sustainability Coordinator presso PENNY Italia:
«Il nostro approccio alla sostenibilità si basa su tre principi fondamentali: ’innovazione’, con una linea di prodotti green della marca privata in continua espansione, dimostriamo il nostro impegno verso la transizione ecologica; ‘rispetto’, dei criteri di sostenibilità nella costruzione di magazzini e punti vendita; ‘sostegno’ ai lavoratori con percorsi di crescita personale e professionale e alla comunità in un ‘contesto di vicinanza’».
Penny rafforza il suo impegno per l’ambiente con l’introduzione della linea ‘GREEN NO FOOD’, con prodotti green ecosostenibili per la cura della persona e della casa, con certificazione ecolabel.
In rappresentanza di Cerichem Biopharm Srl, realtà pugliese specializzata nella produzione di disinfettanti e presidi medico chirurgici - che negli anni ha traslato le sue competenze maturate nel mondo della sanità e della farmacia anche nel mercato del cura casa e cura persona, aprendo una divisione per il largo consumo - era presente Antonio Candeliere, Direttore Ricerca & Sviluppo dell’azienda che, con la trasparenza e lo spirito di condivisione promosso dall’impresa, ha presentato una soluzione di packaging prossima al mercato, fortemente innovativa.
Il progetto, denominato “NECO”, è nato dalla necessità di sperimentare un confezionamento che rimpiazzasse la plastica. La soluzione prospettata è semplice grazie alla carta e alle sue fibre naturali provenienti da foreste certificate, materiale che consente un riciclo semplice alla portata di tutti e che taglia considerevolmente le emissioni per l’abbandono dei contenitori in plastica. A ciò si aggiunge l’dea di adottare un formato standard a forma conica, di varie dimensioni in funzione dei quantitativi da contenere, ma con vantaggi sorprendenti nello stivaggio e movimentazione, nella stampa e comunicazione del prodotto, della sua ricaricabilità ed infine nell’erogazione, che consente di evitare gli sprechi. La sperimentazione condotta sui vari liquidi dell‘offerta del cura casa (detergente, sgrassatore, etc.) e del cura persona (shampoo, bagno schiuma, etc), già completata per la produzione dei prodotti a catalogo CERICHEM, ora sposta la priorità dell’impresa sulla parte impiantistica per consentire la finalizzazione di una strategia da un lato per i propri marchi sul mercato, dall’altro per la prospettiva di produttore per conto del retail, ma anche per forniture d’impianto e packaging alle industrie interessate a questa soluzione innovativa che già come soluzione di design e forma, ha attratto l’interesse del museo e mostra permanente del design a Milano durante il fuori salone del mobile 2022.
Ultimo, ma non per importanza, l’intervento di Filippo Rossi, Co-founder e Consigliere Delegato di Biopap, azienda produttrice di contenitori alimentari a basso impatto ambientale, in quanto biodegradabili, compostabili e riciclabili. Diversi i campi applicativi, dal catering scolastico a quello ospedialiero o aziendale, grazie all’ampio range di temperature a cui i contenitori possono essere sottoposti.
«La materia prima proviene da foreste certificate la cui crescita avviene naturalmente, preservando la biodiversità» - ha spiegato Rossi, aggiungendo che quando si sceglie di smaltire il prodotto via ‘compost’, lo si riutilizza poi in agricoltura nelle stesse aree dove viene prodotto, generando di conseguenza forti vantaggi economici e ambientali per le comunità locali di riferimento.
Per le aziende, invece, il fatto di poter conferire il confezionamento nella porzione umida dei rifiuti genera una riduzione dei costi di smaltimento.
In conclusione le parole di Emanuele Plata, co-fondatore e consigliere PLEF, con uno stimolo ad agire rivolto alle aziende della GDO: «Grandi realtà distributive come Penny e Unes hanno un forte peso sul mercato e con le loro scelte sono in grado di comunicare un posizionamento specifico anche su temi quali la sostenibilità al cittadino consumatore, che si mostra più maturo rispetto ad un tempo. In quest’ottica la GDO può indicare la strada alle piccole e medie imprese di fornitura, che hanno la capacità e la tenacia per accelerare la transizione».
Per rivedere l'incontro:
Via San Vittore, 7
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Tel: 02-39564687
Email: info@plef.org
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